Dopo mesi passati a discutere sulla cosiddetta “carne moltiplicata” con bioreattori, il Senato della Repubblica, nell’ottica del: “prevenire è meglio che curare”, ha approvato il disegno di legge che vieta la produzione e la commercializzazione in Italia di alimenti e mangimi artificiali, ma non la ricerca.
Il DDL 651 appena approvato ha di fatto reso l'Italia la prima nazione al mondo a vietare, “in via precauzionale”, la commercializzazione, importazione e produzione di cibo sintetico. Il provvedimento, è stato presentato dal Ministro Francesco Lollobrigida ed è stato promosso dal Masaf (Ministero dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste) e dal Ministero della Salute. Alla base della proposta una visione che vuole tutelare le biodiversità e le caratteristiche dei territori nonché il legame tra cibo e cultura. In altre parole: il MADE IN ITALY.
Il disegno di legge prevede il reato penale e fino a 60.000 euro di multa per chi produce e immette sul mercato Italiano alimenti e mangimi isolati o prodotti con colture cellulari e/o tessuti derivanti da animali, nonché il divieto di chiamare carne i prodotti trasformati con proteine vegetali.
Il DDL, è passato a Palazzo Madama con 93 voti a favore, 28 contrari e 33 astenuti.
Per comprendere meglio: in quello che vien definito anche cibo “ultra processato” rientrano gli alimenti e le bevande prodotti a partire da colture cellulari o tessuti di animali vertebrati. Le cellule animali avrebbero dovute essere raccolte e introdotte nel “bioreattore” con tanti altri additivi necessari per indurne una pericolosa moltiplicazione cellulare.
A supportare la decisione, sul sito del Ministero dell'agricoltura, infatti, viene citato un recente rapporto redatto dalla FAO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura) e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che parla di 53 pericoli derivanti della pericolosa “carne sintetica” che in altri stati è già in commercio. Secondo il documento citato, questi, riguardano tutte le quattro fasi della produzione: la selezione delle cellule da replicare, la "moltiplicazione" vera e propria nei bioreattori, la raccolta e la trasformazione.
L’obiettivo del Governo appare, dunque, essere quello di assicurare un livello “massimo” di tutela della salute umana, degli interessi dei consumatori e della millenaria cultura enogastronomica Italiana. Oltre a preservare il patrimonio agroalimentare italiano, come insieme di prodotti che assumono una rilevanza strategica per l'interesse nazionale.
Una vision, questa, da sempre condivisa dal CEO Alessandro Cuomo, inventore dei brevetti relativi al Metodo Cuomo, nonché antropologo ed esperto in Sistemi Internazionali di Qualità e Sicurezza Alimentare. Una tecnologia, quella di Stagionello® ed un metodo a tutela delle tradizioni, che danno la possibilità di produrre carne maturata, salumi e prosciutti di carne, pesce e alimenti fermentati naturalmente in piena conformità al DDL 651 e alle normative sulla sicurezza alimentare; monitorando lo stato fisico e chimico degli alimenti durante il processo di trasformazione gestendo in modo naturale e senza chimica artificiale i processi fermentativi ed il pH della carne.
Un processo con un metodo innovativo e tradizionale al tempo stesso, utile ai tanti chef che hanno deciso di produrre alimenti di CARNE VERA a vista del cliente, sempre più tutelato in termini di salute e cultura gastronomica.