Un fenomeno noto e ricorrente nella moderna società è l’ambiziosa ricerca del benessere personale, pone il focus su un’accezione ormai assodata, il “vivere sani e belli”, tanto mentalmente quanto fisicamente.
Il periodo pandemico è si responsabile di profonde crisi, ma anche di una rinascita culturale, dove limiti e restrizioni hanno forgiato più disciplina e amore verso se stessi, con influenze determinanti sulle abitudini alimentari.
Si decide di cambiare la dieta in favore di un migliore stile di vita personale, ma le scelte alimentari mutano anche per contribuire alla salvaguardia dell’ecosistema e nel rispetto della sostenibilità ambientale.
Alle diverse esigenze e ai nuovi approcci, nella piena considerazione dell’uomo e del pianeta, si è adeguata la moderna macchina della comunicazione del settore food, intercettando e reinterpretando stilemi superati.
In questa sostanziale metamorfosi, hanno avuto un ruolo fondamentale i social media, permettendo l’incontro e il confronto aperto fra le necessità del pubblico e il parere competente di esperti professionisti, generando moderni food-trend, fino ad arrivare a nominare il pesce alimento di tendenza del 2023.
Dati ufficiali segnalano un consistente aumento nel consumo di cruditè.
Principali artefici di questo aumento sono diversi fattori: impiattamenti dai colori vivaci e accattivanti, abbinamenti dalle evidenti influenze orientali, il servizio tempestivo che incontra le esigenze di ritmi sempre più frenetici ma, soprattutto, l’uso di tecnologia sicura che garantisce e scongiura le più gravi patologie veicolate dal pesce crudo.
Questa pregiata e delicata materia prima, merita particolare attenzione perché, nelle diverse fasi della filiera, che inizia dal mare e finisce alla tavola, è soggetta ad una alta percentuale di scarto.
Nascono così nuovi progetti di sostenibilità e valorizzazione del pescato, volti a elaborare soluzioni intelligenti che mirano a incentivare un consumo responsabile.
Questo obiettivo passa necessariamente da un approfondito studio delle proposte gastronomiche, affinché aumenti la scelta a disposizione del consumatore, ma tenendo altrettanto conto dei processi di filiera, conformi nel minimizzare gli scarti, a tutto vantaggio di sapore e salubrità.
Un processo improcrastinabile in chiave ambientale, nonché gastronomica, nutrizionale e reddituale.
Intere realtà imprenditoriali hanno investito in ricerca, promuovendo il mercato di alimenti che coniugassero l’ottimizzazione della materia prima e il gusto, dando vita a vere e proprie filosofie di trasformazione alimentare come il Cuomo Method®️.
A dare testimonianza di questo pioneristico progetto di Alessandro Cuomo sarà Andrea Serraino, professore universitario dell’Università “Alma Mater Studiorum” di Bologna, dipartimento di Scienze Mediche Veterinarie: “Sono anni che condivido e sostengo la vision dell’azienda Stagionello®️ Factory, ossia tutelare ed incentivare le produzioni ed i consumi di alimenti tipici e tradizionali.
Lo studio condotto si propone di ridurre significativamente gli sprechi nel settore alimentare, tramite sistemi intelligenti di trasformazione che si ispirano a quelli già noti nel settore delle carni (maturazione, fermentazione, affumicatura). Ciò consente la messa a punto di sistemi di semplice utilizzo, ma che garantiscano il controllo di un intero processo, nel pieno rispetto dei canoni di sicurezza alimentare.”
Il contenuto innovativo è di duplice valenza: da una parte tutela gli interessi degli operatori del settore, offrendo uno strumento basato sul governo in continuo del pH, garanzia di qualità, sicurezza ma, soprattutto, riproducibilità e ripetibilità nel tempo, dall’altra, pone l’attenzione sull’importanza di una dieta variegata e bilanciata, possibile grazie all’assunzione di alimenti più ricchi, ma sempre di matrice artigianale e tradizionale, offrendo un modo economico e appetitoso di assimilare importanti valori nutritivi come gli Omega 3.
Studi scientifici hanno infatti dimostrato che, diversi valori nutritivi del pesce curato con l’impianto brevettato Stagionello Fish Curing Device, indispensabili per un ottimale funzionamento dell’organismo, aumentano fino ad oltre il 30% rispetto al pesce fresco.
Dunque, proporre gli squisiti salumi di mare, come il prosciutto di orata o la mortadella di tonno, conferisce alla materia prima iniziale maggiore originalità e appetibilità, grazie a forme e sapori più invitanti, attraendo anche la fascia di età infantile che va dai 5 ai 13 anni, statisticamente la più avversa al consumo di pesce ma, al contempo, la più bisognosa dei suoi insostituibili valori nutrizionali.